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Per me Tirano è l’unico posto in cui vorrei vivere. Amo il piacere di vivere slow, le passeggiate tra i Palazzi del centro storico, il profumo dei piatti della tradizione, le montagne tutt’intorno.

La mia Tirano è una città slow del buon vivere, un crocevia di storie e di storia, di arte e di lingue che si mescolano nella Piazza delle Stazioni.

Crocevia di cultura tra Italia e Svizzera, così l’ha voluta la storia grazie alla sua posizione geografica. Scrigno che conserva bellissimi tesori artistici: città d’arte ricca di palazzi storici e di chiese, racchiusa nella cinta muraria voluta da Ludovico il Moro.

C’è un respiro di nobiltà e cultura, passeggiando nel centro storico di Tirano, tra piccole vie, piazzette e fontane che impreziosiscono uno dei nuclei storici più ricchi delle Alpi… spicca fra tutti per preziosità il seicentesco Palazzo Salis con il suo museo accanto molti altri non meno pregiati.

In Basilica, il più bell’esempio del Rinascimento in Valtellina, si entra nell’arte e nella musica, accompagnati dalla fede, lasciandosi guidare dalla prospettiva di un viale alberato.

Sulla piazza della Basilica, il Museo Etnografico Tiranese racconta le radici rurali della città, mentre da uno sperone di roccia sovrastante, la chiesetta di S. Perpetua, antico xenodochio, è testimone di millenarie vie d’oltralpe.

Incastonata in un paesaggio naturale di terrazzamenti dai vigneti “eroici” e di meleti, Tirano offre i suoi prodotti sulla tavola dei tanti ristoranti: dallo Sforzato Docg, perla dei vini Valtellina, alle mele dal profumo più intenso e delicato, alle specialità gastronomiche che uniscono tradizione e innovazione.

Città patrimonio unesco quale punto di partenza e arrivo del Trenino del Bernina Unesco, che ogni anno richiama oltre 700.000 visitatori da tutto il mondo.

Un territorio da scoprire e visitare con calma, a piedi o in bici, in tutte le stagioni.