Costruita a inizio del Novecento, è la classica ferrovia di montagna per i treni a vapore e ti lascerà a bocca aperta per come riesce a integrare gallerie e ponti all’interno del paesaggio montano: i più spettacolari sono il viadotto Landwasser e un tunnel elicoidale.
Gli amanti della natura che vengono a visitare la Lombardia non possono perdersi il Trenino Rosso e le vette che permette di raggiungere.
Un fantastico modo per festeggiare i 10 anni dal riconoscimento Unesco di patrimionio dell’umanità.
IL trenino rosso parte da Tirano con il piglio di un giovanotto e scala le meraviglie sicuramente scorrono sui grandi finestrini panoramici, comodamente seduti a bordo del Bernina Express, uno dei tanti convogli (d’estate si può viaggiare anche sulle gialle carrozze scoperte) che percorrono giornalmente la tratta centenaria che collega la Valtellina con la Val Poschiavo e con l’Engadina. Un viaggio da favola, letteralmente “incollati” ai finestrini, come se si stesse sfogliando un grande album con il meglio dell’iconografia e del paesaggio alpino. Un paesaggio orgogliosamente coccolato e mantenuto integro, pronto per i nostri occhi, dove ingegneria, ambiente e montagna sembrano convivere del tutto “naturalmente”. Le immagini di pascoli, laghi, montagne, ghiacciai, paesi e boschi si susseguono per tutto il viaggio, declinate in tutti i colori che le stagioni sanno regalare sulle Alpi.
“Siamo al mondo per stupirci” scriveva Goethe. Non vi sarà difficile crederlo, seduti con il naso sul finestrino passando, di curva in curva, per ben 20 paesi, 196 ponti, decine di viadotti e 55 tunnel, in viaggio da Tirano a Thusis, dai colori e dai sapori della Valtellina ai magnifici silenzi retici delle montagne del Canton Grigioni. Una favola di viaggio…un “gran tour” dai vigneti ai ghiacciai.